domenica 31 maggio 2009

Cohousing Incontro del 28/05/2009

(Valeria B e Alida)

Erano presenti: Giuliana Andreatti, Valeria Ferioli, Alida Nepa, Valeria Balboni, Claudia Zanotti, Roberta Rizzati, Mirella Talia, Rosa Fogli e Stella Melgrati.

Innanzitutto è stato fissato il prossimo incontro per lunedì 8 giugno, a casa di Claudia Zanotti, corso Porta Mare, 121.

L'unico punto all'ordine del giorno era la definizione dei progetti da proporre per il bando comunale "Le famiglie per la famiglia". Abbiamo pensato di proporre diversi progetti: 2 da parte del GAS Città nova e 2 da parte dell'associazione Co-housing Solidaria.

Progetti GAS :
Pubblica post


1) finanziamento di una serie di laboratori di autoproduzione, da svolgere in autunno, nel corso di quattro giornate, che riguarderanno: produzione di formaggio e ricotta, riconoscimento e utilizzo
delle erbe spontanee, preparazione di pane e biscotti , preparazione di (pasta e) conserve.

- Mirella contatterà la Cascina S.Caterina per la disponibilità della sede

- Stella contatterà per un preventivo persone che organizzano già laboratori simili

2) mappa geo referenziale, preventivo a ZOES ( per i dettagli tecnici senti Stella NdR)


Progetti Solidaria

1) finanziamenti per una indagine statistica su un campione di ferraresi per valutare la propensione alla condivisione abitativa ( preventivo da chiedere al Servizio statistica del Comune, suggerisce Rosa)

2) organizzazione di un corso sui metodi per prendere decisioni condivise e per migliorare le relazioni nel gruppo - Roberta contatterà alcune persone della rete lilliput esperte, per preventivo

CAMPI SOLARI è stato deciso di non presentare al bando il campo estivo fai-da-te, per il poco tempo disponibile per strutturarlo, ma l'idea potrebbe anche funzionare. Giuliana è disponibile a prendere una settimana di ferie in luglio per questo scopo, Alida anche. Altri candidati?

domenica 24 maggio 2009

Bando comunale le famiglie per la famiglia

Come Associazione Cohousing Solidaria stiamo pensando a dei progetti da presentare nel bando, alcuni sarebbero belli sviluppati congiuntamente da GAS e Couhousing.

Ecco 12 proposte, ne discuteremo giovedì 28 durante la nostra riunione periodica, venite e parliamone anche nelle liste.
  1. week-end presso i produttori: organizzazione di visite guidate nelle Aziende fornitrici di GAS ( colture, metodo biologico, laboratori, degustazione)
  2. campi estivi fai-da-te: condivisione dei figli a turno in casa propria o fuori ( tre giorni a testa, per il mese di luglio)
  3. realizzazione di un filmato realizzato da ragazzi e famiglie sul co-housing, per sentirsi meno soli quando il nucleo originario è spezzato
  4. organizzazione di un corso sui metodi per prendere decisionicondivise
  5. realizzazione video: Abitare insieme a Ferrara
  6. realizzazione video : Acquisti solidali e tempo libero a Ferrara
  7. tour dei co-housing in Europa
  8. tour delle esperienze comunitarie in Italia
  9. studio architettonico ed economico di un progetto concreto di co-housing a Ferrara
  10. questionario rivolti ai ferraresi ( valutazione della solitudine sociale e della propensione alla condivisione abitativa)
  11. lavorare sul gruppo: miglioramento delle relazioni con l'aiuto di facilitatori
  12. avviare laboratori per auto produrre : pane, formaggi e yogurth,marmellate , oppure come conservare le verdure dell'orto, o ancora saponi fai da te….

Vicine di case Vicine di vita Bologna 22 Maggio 2009 - Report convegno

Sintesi per chi ha poco tempo. (di Roberta)


Persone presenti: la comunità di donne di Bologna che si occupa di pari opportunità, di femminismo, di problemi di “genere” , la comunità delle donne lesbiche di Bologna, che trova nell’Associazione Orlando un importante punto di riferimento culturale e politico, donne della CGIL, architetti e professionisti della bioedilizia e della programmazione partecipata. Io non ho contatto o visto nessun gruppo italiano come il nostro, UNICHE PRESENTI, penso.

Abbiamo contattato i responsabilidell’ufficio Politiche delle differenze, a cui abbiamo lasciato il nostro indirizzo e che ci contatteranno, perché interessate a seguire questo tema e che ci hanno offerto di pubblicare sul loro sito i nostri comunicati.

rossella.marchesini@comune.bologna.it; renato.busarello@comune.bologna.it

Commento sintetico dei vari interventi il “fenomeno cohousing” è molto interessante per il ruolo che può giocare ..in questi tempi difficili, sul piano dell’aggregazione sociale, della cittadinanza attiva, della risoluzione di problemi realtivi alla qualità della vita, che sia più equa, sostenibile, solidale. Questo giudizio viene applicato sia per il cohousing sociale, che per il cohousing abitativo. Il cohousing sociale, con la formula delle cooperative sociali è stato indicato come un metodo attualmente utlie per ottenere sostegno e contributi laddove le famiglie non hanno risorse economiche sufficienti; perché : la legislazione non è ancora adeguata per sostenere il cohousing. MA anche le persone non sono ancora pronte ad avere il “coraggio” di affrontare questo nuovo modello. Comunque le aspettative e il movimento attorno al fenomeno sono elevati e in crescita. Non ho partecipato al dibattito, Alida ci racconterà come è andata.


GLI INTERVENTI


-Presentano l’iniziativa le Consigliere di Parità della Provincia di Bologna, Barbara Busi e e della Regione E. Romagna, Rosa Maria Amorevole.

Il convegno nasce dall’incontro tra le consigliere e l’Associazione Amaca, un’associazione di circa 200 donne madri che hanno fatto rete per affrontare, tra le altre, la difficoltà di “conciliare” le esigenze della cura dei figli, con le esigenze del mondo del lavoro, sostanzialmente indifferente ai loro problemi..

Questo della “conciliazione” tra lavoro e famiglia è uno dei temi specifici di cui si occupano le Consiglere, che riferiscono alcuni dati, per es. nella Provincia di Bologna 2 donne ogni giorno riununciano al loro lavoro perché non riescono a conciliare la mole di impegni derivanti, visto anche la tendenza alla privatizzazione del sociale, con il relativo aumento dei costi.

Per cui le Consigliere di Parità hanno messo nella loro agenda politica il tema del cohousing, per incentivarlo e per verificarne l’impatto sul tema “conciliazione”, ovvero vedere se il cohousing, in particolare quello animato da spirito di reciproco aiuto, offre un sostegno all’occupazione femminile o comunque aumenta la loro possibilità di scelta.


--Silvia Vicchi, presidente di Amaca, racconta la nascita dell’Associazione nel 2004, dopo che lei, madre di due figli e giornalista , ha dovuto riununciare al suo impiego nella redazone di un quotidiano, in seguito alla separazione. La rete di donne nelle sue stesse condizioni è cresciuta rapidamente, alcune donne hannofatto “famiglia”, sono andate a vivere vicine, altre hanno attivato una banca del tempo, ....hanno un sito che riceve richieste da circa 800 donne all’anno, cercano e sviluppano progetti, per sostenere in particolare le donne con condizioni sociali più gravose, per le quali lanciano un appello : una richiesta di risorse, non tanto economiche, quanto umane, per una solidarietà e condivisione di conoscenze e capacità di donne per altre donne.


--Nadia Simonato, lavora per la Cohousing Ventures, un’azienda di mercato che vende varie tipologie di cohousing, tra cui quella vicino a Livorno, Coholonia, e quella di Milano Bovisa, l’unica di cui è stato detto che andrà in porto a breve. Prevedono per le persone che hanno sottoscritto la partecipazione ad un loro progetto, un trainig preventivo per facilitare la condivisione degli spazi comuni.


--Claudia Fortunato ha illustrato l’aspetto relativo alla cohousing, della legge 133/2008 “piano casa” . Gli Enti Pubblici dovrebbero individuare A) spazi o edifici pubblici da destinare al Piano casa. B) fasce sociali a rischio, (anziani, persone sole, giovani coppie, madri con figli a carico) C) progetti. D) criteri sostenibilità, al fine di incentivare il patrimonio immobiliare abitativo, migliorarne l’efficienza energetica e l’impatto ambientale, il tutto in un ottica di collaborazione pubblico-privato. Viene citato il cohousing sociale come fattore utile a migliorare la qualità della vita e a rafforzare la valenza sociale delle persone. Stati stanziati 200 milioni di euri da dividere tra le Regioni, per realizzare questi Piani casa. Tra i soggetti propmotori, oltre alle Banche, le Associazioni, le Fondazioni ci sono anche le cooperative.


--L’intervento successivo ha illustrato l’attività della Legacoop e della Federabitazione dell’Emilia Romagna. Illustrato un esempio di una cooperativa d’abitazione, che una volta ottenuti i fondi si è trasformata in coop sociale e che ha dato vita ad una forma di volontariato che ha ottenuto un miglioramento della vita dei soci, ed ha ottenuto risorse e contributi per sostenersi. Alida gli ha chiesto di farci conoscere il nome e l’indirizzo della coop. in questione.


--Maria Teresa Funtò ha parlato degli strumenti della progettazione partecipata, quali i progetti integrati di quartiere, o il piano strategico comunale, come luoghi in cui possono rientrare interventi di sostegno per il cohousing, per esempio l’accesso ad aree con prezzi calmierati. Ha fatto l’esempio del quartiere Bovisa di Milano (quello dove è sorto il cohousing della Cohousing Ventures,) che è frutto di una politica partecipata che ha coinvolto, pubblico, privato, cittadinanza. Ed ha citato enti che stanno studiando il tema, quali il politecnico di Torino, che ha aperto un sito di cohousing.


---OWCH un’associazione di donne anziane londinesi che dopo varie “lotte” sono riuscite ad avere un luogo dove andranno a breve a vivere. INTERESSANTE: la loro metodologia,

  1. hanno dato la priorità non alla ricerca della casa ma alle relazioni tra le persone. Costriure la comunità, poi la casa. In piccoli gruppi si sono organizzate week end, pic nic, incontri. Poi una volta ogni tot. giorni, si incontrano in gruppi di 3 e autovalutano il proprio comportamento sociale, al fine non di gudicarsi ma di rimuovere gli elementi di ostacolo alla vita in comune.
  2. non hanno una struttura gerarchica, ma dei Task groupe, cioè piccoli gruppi finalizzati ai compiti, problemi da affrontare. E risolvono tutto con i meeting , incontri per decidere .. fanno ruotare le cariche come .ad es. chi verbalizza ? .. a turno ..

Infine un gruppo di donne omosessuali ha parlato del loro progetto rivolto a donne lesbiche, dei . problemi che hanno loro ad essere riconusciute socialmente, del loro impegno a manifestare e vivere anche pubblicamente la loro differenza.

Poi io dovevo andare via . Seguiva il dibattito.


Il dibattito (di Alida)


Molto esauriente la tua relazione Roberta, è stato interessante il Convegno anche se mi aspettavo un pubblico diverso, meno tecnico, e più gruppi spontanei.
Il dibattito è durato pochissimo, Giuliana ha chiesto se c'erano altri gruppi come il nostro di Ferrara ma era di fatto l'unica esperienza avviata, anche se non abbiamo ancora definito un immobile.


La mia percezione è stata che

  1. nessun co-housing è ancora partito in Italia
  2. le esperienze europee che abbiamo sentito sono molto diverse l'una dall'altra, come approccio, come gruppo, come finalità, come metodo
  3. abbiamo bisogno che se ne parli, l'ostacolo più grande non è burocratico o legato al reperimento di una casa, l'ostacolo è l' irrazionale paura di cacciarsi in una situazione nuova, invasiva, non gestibile
  4. il co-housing, in presenza di bambini, è una delle poche proposte concrete di conciliazione tra tempi di lavoro dei genitori - tempi di vita
  5. l'interesse istituzionale è alto ( le consigliere di parità mi sono piaciute moltissimo e conto di contattarle).


Sono sempre più convinta che questo sia uno ( non l'unico), ma uno dei più efficaci metodi di miglioramento della qualità della nostra vita.

lunedì 18 maggio 2009

TerraMadre

Un agricoltore Russo intervistato durante "terramadre" di torino dice:
-sono venuto qui sentendomi solo a lottare in ciò in cui credo, ora vado sapendo che siamo in tanti e che ce la possiamo fare -
Il concetto ben espresso nel film-documentario è che ogni nostra azione è una parte di un enorme ingranaggio, ogni gesto d'amore, di cura, di contemplazione, nei confronti della terra riporta armonia.
Amore, pazienza e follia sono gli ingredienti fondamentali del cambiamento.
LA seconda parte del film ricorda come immagini e atmosfere i documentari di C.Nuridsany o J.Cluzaud, poche parole e inquadrature intime della natura, un elogio alla lentezza dei gesti, dei colori, dei suoni della natura.
Al cinema eravamo in 4...

Autoproduzione Formaggio

La ricetta serve per fare circa 2 formagelle da mezzo chilo l'una (mi sembra) e 300-400 gr di ricotta (ottima!).

NECESSARIO
2 cestini bucherellati per le formaggelle
1 per la ricotta
1 pentolone per 10 lt di latte crudo (oer il formaggio) + 1 lt per la
ricotta un termometro che arrivia a 90-100° 15 cc caglio (farmacia) 1
cucchiaio sale inglese (farmacia) 1 cucchiaiosale grosso

PREPARAZIONE FORMAGGIO
Versare i 10 lt. di latte. Quando raggiunge i 37° e 1/2 ([?] non so come si faccia ad essere così precisi) spegnere ed aggiungere 15 cc di caglio.
Mescolare e lasciare riposare per 30 minuti. Mescolare nuovamente e lasciare riposare per altri 30 minuti. A questo punto si mescola e con un colino si raccoglie il formaggio mettendolo nelle forme, pressandolo e facendolo scolare...lo si raccoglie tutto perchè se ne rimane sul fondo
poi quando faremo la ricotta si brucia. A questo punto le due formaggelle vanno lasciate sgocciolare e poi nei giorni successive cosparse di sale e lavate. Il tutto per almeno 15 gg.

RICOTTA
Con il siero rimasto si mette nuovamente la pentola sul fuoco e si raggiungono i 60°. A questo punto si aggiunge 1 Lt di latte crudo e si continua a cuocere fino a quando non si raggiunge la temperatura di 88°. A questo punto di aggiunge 1 cucchiao di sale inglese ed 1 di sale grosso.
Si continua a far bollire con la ricotta che affiora. La si raccoglie con un colino e la si mette in un recipiente. Si lascia raffreddare...ed è pronta per l'uso.

giovedì 14 maggio 2009

Moni Ovadia (L’Unità - 9 maggio 2009)

Se foste un rom, quella di Salvini non vi apparirebbe come la sortita delirante di un imbecille da ridicolizzare. Se foste un musulmano, o un africano, o comunque un uomo dalla pelle scura, il pacchetto sicurezza non lo prendereste solo come l’ennesima sortita di un governo populista e conservatore, eccessiva ma tutto sommato veniale. Se foste un lavoratore che guadagna il pane per sé e per i suoi figli su un’impalcatura, l’annacquamento delle leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non lo dimentichereste il giorno dopo per occuparvi di altro. Se foste migrante, il rinvio verso la condanna a morte, la fame o la schiavitù, non provocherebbe solo il sussulto di un’indignazione passeggera. Se foste ebreo sul serio, un politico xenofobo, razzista e malvagio fino alla ferocia non vi sembrerebbe qualcuno da lusingare solo perché si dichiara amico di Israele. Se foste un politico che ritiene il proprio impegno un servizio ai cittadini, fareste un’opposizione senza quartiere ad un governo autoritario, xenofobo, razzista, vigliacco e malvagio. Se foste un uomo di sinistra, di qualsiasi sinistra, non vi balocchereste con questioni di lana caprina o d’orgogli identitari di natura narcisistica e vi dedichereste anima e corpo a combattere le ingiustizie. Se foste veri cristiani, rifiutereste di vedere rappresentati i valori della famiglia da notori puttanieri pluridivorziati ingozzati e corrotti dalla peggior ipocrisia. Se foste italiani decenti, rifiutereste di vedere il vostro bel paese avvitarsi intorno al priapismo mentale impotente di un omino ridicolo gasato da un ego ipertrofico. Se foste padri, madri, nonne e nonni che hanno cura per la vita dei loro figli e nipoti, non vendereste il loro futuro in cambio dei trenta denari di promesse virtuali. Se foste esseri umani degni di questo nome, avreste vergogna di tutto questo schifo.

giovedì 7 maggio 2009

Incontro Transition town 05/05/2009

Ci siamo trovati Martedi sera 20:30 a casa di Stella (Pierre, Gustavo, Andrea e naturalmente Stella):

OST Monteveglio:
Pierre ha parlato di come si è svolto il Training per Open Space Tecnology (OST) a Monteveglio e le modalità in cui si tiene un OST, il tipo di atmosfera che si viene a creare in una situazione organizzata secondo questi 4 principi e l'unica legge (la legge dei due piedi).
(Ndr)-Aggiungo che molto si può carpire sulle fondamenta del movimento di Transizione se si partecipa ad un OST, indicazioni sulle modalità di organizzarsi, agire e coordinarsi in modo partecipato, suggerisco di cominciare a praticare dalle prossime riunioni dei piccoli accorgimenti
che ci portano in quella direzione a partire dalla disposizione e la gestione dello spazio.

Organizzazione della serata del 13:
-Stella riportava il fatto che ha notato una mancanza di sedie nello spazio sotto al grattacielo, (Alessandro potresti verificare visto che hai i contatti con chi gestisce lo spazio?) (Ndr)-Alla luce di questa verifica mi chiedo adesso se non sia il caso di fare un sopralluogo per vedere gli
spazi e capire cosa possiamo/dobbiamo integrare perchè la serata si svolga nel migliore dei modi, ci facciamo un salto? a che ora possiamo andare a preparare la sala prima dell'incontro ? (Alessandro, sempre tu :-)

-Abbufet, siamo rimasti con questi compitini:

---Cibarie---
Torte salate -> 2 Pierre (Linda)
Torta dolce -> Mascia
Taralli -> Gustavo
Parmigiano -> Andrea con fondi GAS Citta Nova

---Bevande---
Caffè Americano -> Pierre tutto il necessario (macchina, filtri, zucchero in bustina e cucchiaini) eccetto bicchieri
Succo di Mela -> Stella con fondi GAS Citta Nova
Acqua -> di Pompa, detta anche del Sindaco
Vino -> Gustavo due bottiglie di rosso

---"Attrezzi" utili---
Caraffe per l'acqua -> ??? Pierre ne ha ma se qualcuno si propone...
Edoardo? Bicchieri per acqua vino caffè -> Andrea al MME con fondi GAS
Citta Nova Fazzoletti di carta -> ???

---Consigli utili---
Chi porta un genere cerca di pensare anche ai complementi (esempio torta salata = vassoio, coltello e stuzzicadenti per pescarla vino = cavatappi etc... ;-)

---Altro---
Ho sicuramente dimenticato qualcosa/avete sicuramente delle idee... integrate integrate :-)

-Incontri successivi al 13 Maggio
Nel precedente incontro si era parlato di organizzare 4 incontri che avessero dei referenti nel mondo universitario; martedi sera sono emersi dei dubbi sulla modalità di questi incontri, la modalità relatore/uditore non sembra soddisfare tutti i presenti, si suggeriva una
modalità in cui il relatore sia in qualche modo coinvolto sulla Transizione per esempio che l'incontro sia anche un momento di confronto/lavoro del relatore e degli auditori... tutto da inventare nessuna ricetta.

-Attività a seguire
Ci si è chiesti come continuare il lavoro, cosa intraprendere, se è giusto aspettarsi/forzare la formazione di un gruppo guida al prossimo incontro del 13 Maggio, il dato certo è un "titubamento" generale :-) un'aspettativa di chiarimento sulle possibilità di azione concreta è
riposta nell'incontro del 13 Maggio con Cristiano a cui è stato chiesto di snellire la prima parte del Transition Talk per dare più spazio alla parte di azione concreta.

Si è parlato di "dai GAS ai GAST",
http://ioelatransizione.wordpress.com/2009/04/29/dai-gas-ai-gast/ (se ne consiglia la lettura a tutti i GasTransizionisti :-)) Stella ha portato a conoscenza di un bando del comune rivolto ai GAS per lo stanziamento di finanziamenti, uscirà nei prossimi giorni; si è ipotizzato di usare quei
soldi per fare uno studio sul Gasista e il non Gasista, ipotizzare ed attuare soluzioni ispirate dal tema del GAST. MiniMarkEtico è stato individuato come realtà con cui ipotizzare una collaborazione.

Cohousing Incontro del 04/05/2009

Ciao a tutti,

Ecco un resoconto dell'incontro di ieri sera, 4 maggio, che si è tenuto
a casa di Anna Tambini.

Erano presenti, oltre ad Anna, padrona di casa, e a me (Valeria Balboni)
che ve la racconto: Claudia Zanotti, Paola Calabrese, Roberta Rizzati,
Massimiliano Piccinini, Gustavo Zanoli, Alida Nepa, Valeria Ferioli,
Mirella Talia, Rosa Fogli e Marco Ferrari.

Innanzitutto è stato fissato il prossimo incontro per giovedì 21 maggio,
luogo da stabilire.

Per creare l'atmosfera e per non dimenticare la finalità del nostro
incontro, abbiamo riletto ad alta voce la prima parte dello statuto,
riguardante gli scopi dell'associazione. Alcuni punti sono stati
discussi e sono state apportate piccole modifiche ai punti c ed f
dell'articolo 3, che potrete vedere quando Alida, depositaria della
versione aggiornata, la metterà in rete, come definitiva e approvata.

È stato approvato il nome dell'associazione, che sarà SOLIDARIA, senza
apostrofo (4 voti per l'apostrofo e 8 contrari).

Per acclamazione sono state elette le seguenti figure:

Presidente: Alida Nepa.
Vice presidente: Rosa Fogli.
Consiglieri:Anna Tambini, Gustavo Zanoli e Mirella Talia.

Discussione sul logo: tutti i presenti preferivano i logo con le
mongolfiere, ideato da Gustavo, piuttosto che la mano che regge la
casetta; eravamo però tutti d'accordo sul fatto che deve essere
notevolmente semplificato per essere utilizzato su carta intestata,
volantini o simili, mentre si può usare così com'è per manifesti o in un
eventuale sito internet. Gustavo farà alcune prove di loghi più
semplici, in bianco e nero.

Alida ha ricordato a tutti il convegno internazionale "Vicine di casa,
vicine di vita" che si terrà a Bologna venerdì 22 maggio 2009 - ore
9.15-18.30 nella Sala Polivalente dell'Assemblea Legislativa, Viale Aldo
Moro, 50. Per informazioni e iscrizioni: AMACA tel. 338/4097838.

Infine, durante il coffe break, con in mano una tazza di infuso e un
pezzetto di torta, è emersa chiaramente la necessità di coinvolgere i
politici che, in fase pre-elettorale, di solito sono (o sembrano...) più
attenti alle richieste dei cittadini. Valeria Ferioli, inserita nei
Grilli estensi, proverà a sentire se è possibile infilare in qualche
modo un accenno al co-housing nell'incontro con i candidati sindaci,
organizzato dai Grilli, che si terrà sabato prossimo nella sala San
Francesco.

E con questa ci siamo salutati.