domenica 22 novembre 2009

"Terra delle spontanee" - LA NESPOLA (di Annalisa Malerba)

Attenzione! I nostri sono frutti del Mespilus germanica e non del Eriobotrya japonica, come le nespole arancioni che riempiono i nostri supermercati in ogni stagione.
La nespola si consuma cruda quando la polpa è avvizzita. Da dura e astringente diviene tenera e zuccherina dopo avvizzimento, tanto che alcuni attendono le prime gelate e poi le raccolgono e stratificano con paglia. Bisogna tenere conto che la pratica dell'ammezzimento richiede tassi di umidità atmosferica inferiori ai nostri, sigh! Via via che matura, vedrete la buccia color cuoio farsi marrone scuro.

Attenzione I 5 semi all'interno contengono acido cianidrico, non bisogna masticarli.
Si usa la polpa per farne una deliziosa pasta con zucchero e cannella, gelatine, marmellate o uno sciroppo leggermente alcolico.
Proprietà medicinali: è un ottimo astringente e si usa per le diarree di stagione. E' utile , in generale, per i disordini intestinali.

Confettura di nespole
Sbucciare le nespole e privarle dei semi. Mettere in pentola con metà peso di zucchero e con un po' di succo di limone, che servirà come esaltatore del gusto oltre che come antisettico. Non do dosi precise perché ognuno deve regolarsi sul proprio gusto. Far asciugare a fuoco molto dolce e invasare.

Pasta di nespole
Si procede come per la confettura, ma lo zucchero viene portato a ¾ del peso delle nespole e al limone si aggungono la sua buccia e un po' di cannella. Il fuoco dev'essere veramente minimo per asciugare lentamente il tutto-quasi un'essiccazione.

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